Le schermature solari

“Il sole, uno degli elementi fondanti di un progetto architettonico, può essere usato sia in funzione ‘difensiva’ che in funzione ‘offensiva’: l’obiettivo può cioè essere schermare l’edificio o sfruttare fino in fondo la potenza termica che piove dal cielo per scaldare al massimo la casa.”

(Gallo C., Cianciullo A., Costruire con il sole; uno sguardo al passato per progettare il futuro; ISES Italia, 1995, p. 41.)


Nella progettazione solare passiva, le schermature solari sono un ottimo strumento per limitare i carichi termici provenienti dal sole. Tra queste, le sporgenze del tetto forniscono un metodo pratico per l’ombreggiamento degli elementi costruttivi della casa, come le finestre, porte e pareti.


Gli sbalzi sono più efficaci per ombreggiare gli elementi costruttivi posti a sud, con il massimo delle prestazioni a mezzogiorno. Se questi elementi sono orientati oltre i 30° Sud, l’efficacia delle schermature inizia a diminuire in modo significativo.
Gli sbalzi del tetto schermano la radiazione solare diretta, trascurando ovviamente quella indiretta, dovuta alle riflessioni della luce tra le superfici.
Più il sole è alto nel cielo, più la schermatura creare un’ombra corta, “verticale”. E’ lo stesso concetto del berretto, che quando il sole è alto, può ombreggiare l’intera persona. Con questo principio, gli sbalzi del tetto riescono ad ombreggiare anche un’intera parete. In Estate il sole è più alto rispetto all’inverno, quindi le ombre riescono a coprire una superficie di parete più ampia.
Per lo stesso motivo, le zone più vicine all’equatore godono di ombre più profonde verticalmente rispetto alle altre zone, a parità di lunghezza della schermatura orizzontale.
Le schermature solari esterne possono essere solide (solette, sbalzi del tetto), vegetazione su pergolati, oppure una combinazione di questi. Le schermature possono essere anche fisse o mobili.
Le schermature fisse offrono una elevata longevità e bassa manutenzione, a spes della flessibilità funzionale o la capacità di essere adattate ai fattori specifici del sito. Anche se le schermature mobili permettono di regolare la quantità di ombra o luce solare diretta , hanno bisogno di maggiore manutenzione.
Le aperture vetrate non richiedono sempre una schermatura fissa. Infatti, una schermatura fissa progettata per un’ombreggiatura ottimale per l’equinozio d’autunno (21 settembre), proietta la stessa ombra anche nell’equinozio di primavera (21 marzo). Mentre è consigliabile un’ombreggiatura nel mese di settembre a causa del caldo, un ombreggiatura nel mese di marzo potrebbe essere indesiderata.
L’uso della vegetazione come schermatura solare può invece seguire le stagioni climatiche. La caduta delle foglie in inverno, ad esempio per le viti, è un fenomeno che segue il clima e quindi il bisogno di ombreggiatura, anche a livello urbano.

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